INTRODUZIONE
Sulle colture di Mais della nostra penisola ogni stagione vi sono numerose infestazioni di insetti che si propongono in tempi e modi diversi: alcune attaccano la pianta durante la prima fase di sviluppo (seme, radice) altre danneggiano la parte aerea della pianta.
Tra gli insetti che attaccano la parte aerea, il più importante è la piralide (Ostrinia nubilalis); è una specie di origine eurasiatica ampiamente diffusa in Europa e America settentrionale, può infestare svariate colture erbacee (ad es. sorgo, fagiolo, peperone, canapa) e arrecare danni saltuari alle colture contigue agli appezzamenti a mais (ad es. melo e vite).
Ha un ciclo riproduttivo della durata di circa 25-40 giorni legato a diversi fattori biologici e climatici, questo comporta il presentarsi di più generazioni; in annate particolarmente favorevoli si può assistere anche a 3 o 4 generazioni talvolta sovrapposte, con danni considerevoli sulla coltura.
L'utilizzo incondizionato e sovradosato di insetticidi ha portato a degli squilibri di tipo biologico e allo sviluppo di popolazioni resistenti che ora iniziano a destare attenzione, richiedendo insetticidi sempre più pericolosi.
Vi è un equilibrio biologico che noi siamo andati a disturbare; poco lungimiranti ed interessati al solo risultato immediato e ora ci troviamo a ricercare in natura il miglior aiuto che ci sia.
Insetti come la piralide (lepidottero) hanno già il loro "predatore", il loro antagonista; questo si chiama Trichogramma brassicae: un insetto appartenete alla famiglia degli Imenotteri che utilizza anche come metodo di riproduzione quello di "parassitoide oofago", ovvero attaccare le uova altrui deponendo le sue all'interno.
Questo insetto è presente in natura da sempre ed è certamente utile all'equilibrio biologico ora sembra venire sempre meno; l'utilizzo incondizionato di insetticidi infatti colpisce anche tutti quella popolazione di insetti assolutamente non dannosi, ma anzi utili e questo ne è un chiaro esempio.
L'INSETTO UTILE
Grazie al lavoro di tecnici agrari che hanno maturato esperienze in questi specifici campi e all'utilizzo di prodotti di aziende leader e specializzate nell'allevamento di insetti utili come la KOPPERT, ora si può combattere efficacemente la piralide tramite la somministrazione di insetti antagonisti.
Si tratta quindi di una lotta assolutamente biologica, ad altissima efficienza e con risultati davvero apprezzabili anche per i più scettici.
Dopo attenta valutazione dei tecnici per tempi, modalità e dosaggi di intervento si procede alla somministrazione di capsule, della grandezza di una nocciola, fatte di cellulosa (quindi biodegradabili al 100% in pochissimo tempo) contenenti uova di trichogramma di diverse età; in questo modo non vi sarà una sola schiusa con pochi giorni di efficacia, ma più schiuse scandite dall'età delle uova, aumentando così di molto lo spettro di intervento e l'effetto del trattamento.
LA DISTRIBUZIONE
La vera novità è appunto il metodo di rilascio di queste capsule che avverrà per via aerea. Non più pesanti macchinari che entrano nel campo, rovinando impianti di irrigazione, limitati dal meteo e responsabili anche di calpestamenti della coltura.
Per garantire la corretta distribuzione è necessario affidarsi alla precisione di un GPS di derivazione militare; essendo le capsule molto leggere devono essere rilasciate da un mezzo aereo, che sia così preciso da avere un errore inferiore ad 1 metro, volare basso e non creare eccessiva aria che sposti la capsula rispetto al punto corretto di dove dovrebbe posizionarsi.
Questo compito è affidato ad un drone: una piccola macchina volante, a propulsione elettrica (no combustibili a bordo, no fumo o rumore) radiocontrollata da terra, che segue un percorso programmato con GPS, in grado di seguire perfettamente i confini, evitare ostacoli e soprattutto rilasciare il nostro insetto con una precisione altrimenti impossibile.
I vantaggi sono innegabili:
-prontezza di intervento: non serve preparare il campo, smontare impianti di irrigazione o sistemare qualcosa dopo il trattamento, si vola sopra tutto e non richiediamo alcun impegno;
-velocità di lavorazione: ogni mezzo volante può arrivare a 130 Ettari al giorno di trattamento; vola ad una velocità di 40Km/h, ad una quota compresa tra i 5 e i 30 metri;
-nessun veleno: il campo è praticabile anche durante il trattamento, le colture adiacenti (anche orti, alberi da frutta ecc..) non sono interessate dalla nostra lavorazione, eventuali abitazioni non hanno il problema di respirare involontariamente prodotti nocivi;
-biologico: state facendo un favore alla natura, ristabilendo gli equilibri, purificando le falde idriche e producendo un raccolto infinitamente più sano; solo lati positivi per voi e per i vostri figli.
ESPERIENZE E RISULTATI
Agristore ha impiegato questa modalità di intervento già nelle stagioni passate; fin dall'inizio dei trattamenti, sulle diverse tipologie di mais, sia su campi prova, sia su comparativi tra non trattato-chimico e biologico, i risultati sono stati assolutamente positivi.
La stagione passata ha contato oltre 1300 ettari trattati, in zone diverse su primi e secondi raccolti.
La soddisfazione di agricoltori e imprenditori è stata molto alta, dimostrata dalla loro conferma del trattamento anche per quest'anno.
La somministrazione con il drone è solo l'ultima delle azioni per arrivare al risultato.
Serve:
- una squadra di persone con diverse capacità e responsabilità
- un tecnico sempre informato e aggiornato, un coordinatore supervisore
- un pilota di drone e un co-pilota per le necessità tecniche pre e post volo
Solo così si può arrivare rendere veramente conveniente e funzionante questo tipo di trattamento, su cui molti sono ancora scettici a ragion del fatto che altre aziende non hanno adottato il corretto approccio e la corretta tecnica.
LA MISSIONE
Arrivati sul posto si inizia subito con una visione via satellite del campo, tramite un Tablet connesso ad internet, individuando confini e valutando ostacoli. Si procede quindi alla mappatura. Il programma in dotazione specifico per questo tipo di trattamento consente di creare la griglia di volo in pochi istanti, delineando perfettamente i confini e inserendo i parametri di volo quali velocità, quota e quantità di somministrazione.
Si procede quindi alla misurazione della superficie per riempire il mezzo con l'esatta quantità di prodotto e dosaggio.
Una volta effettuati i controlli pre-volo si può procedere al decollo e iniziando subito la missione appena programmata.
Durante il volo si vede il mezzo procedere ordinatamente sul campo seguendo la griglia che abbiamo disegnato prima, quando si avvicina si possono vedere le piccole capsule bianche cadere, e le si possono trovare sul terreno esattamente dove il programma ha previsto la caduta.
Al termine del volo, tramite l'apposito contatore sul distributore del drone si confronta il numero di "palline" lanciate a conferma dell'avvenuto trattamento; si cambia la batteria, si rabbocca il distributore e si procede con il volo successivo fino al termine del campo.